Welcome AVIGLIANO

Comune Avigliano Umbro
Sindaco: Domenico Tripaldi dal 4 aprile 2005, partito: Ulivo
Centralino del comune: 0971701811
Avigliano è un comune di 12.032 abitanti della provincia di Terni.
   

 

I primi reperti archeologici e documenti che testimoniano l'esistenza di Avigliano risalgono agli inizi dell'alto medioevo, per cui sono state elaborate diverse teorie ed ipotesi sull'origine della città. Una leggenda vuole che il centro sia stato fondati dai Sanniti, attratti dalla sicurezza del luogo e dalla salubrità dell'aria, intorno al V secolo AC. Un'altra leggenda fa derivare il toponimo di Avigliano da Avis locum, cioè luogo dell'uccello, denominazione data al territorio da un gruppo di marinai provenienti dall'Oriente. L'aviglianese Andrea Corbo, nel suo libro Memorie patrie e ricordi di famiglia (Roma 1895), ipotizza che il nome derivi da locum avellani, luogo dei noccioli: pare infatti che il territorio di Avigliano fosse ricoperto di boschi, in particolare di nocciolo. Sembra tuttavia più attendibile l'ipotesi che Avigliano sia sorta su un fundus tra la fine della Repubblica e l'inizio dell'Impero romano, poiché già al tempo dell'imperatore Traiano si menziona di un Fundus Avillanus, o Avilius, tra il 98 e il 117 DC. Giacomo Racioppi, storico per eccellenza della Basilicata, fa risalire il nome della città a quello di una famiglia gentilizia romana, Avilia, assegnataria di fondi in queste zone; questa ipotesi è condivisa da Giustino Fortunato, Tommaso Claps, Angelo Telesca ed altri studiosi lucani. Un'ultima teoria è stata elaborata da Donato Imbrenda nel libro Villianae. Pochi anni fa, infatti, è stata ritrovata in località S. Pietro, al confine con i comuni di Ruoti e di Bella, una lapide funeraria dedicata ad una donna della famiglia Villiana; si ipotizza quindi che l'abitato abbia preso denominazione da questa famiglia che viveva nella zona.
Il Medioevo
Durante i secoli XI e XII erano i Normanni a dominare su tutte le terre dell'Italia meridionale, compresa quella di Avigliano. Il documento nel quale è accennato per la prima volta l'attuale toponimo della città risale al 13 novembre 1127, e fu rinvenuto da Giustino Fortunato nell'Archivio della Badia di Cava. Il 18 luglio 1137 a Lagopesole, frazione di Avigliano, si tenne il Concilio di Melfi, nel corso del quale il papa Innocenzo annullò la scomunica ai monaci di Montecassino, sostenitori dell'antipapa Anacleto II. Durante il Concilio trovò qui ospitalità anche l'imperatore Lotario III, le cui milizie si erano unite a quelle del pontefice per sedare una rivolta a Bari.
La storia del XIII secolo fu dominata dalla figura di Federico II di Svevia, che decise di erigere un castello a Lagopesole, da destinare a soggiorno estivo e alla caccia con il falcone. È inoltre rilevante la fondazione del primo convento dei padri domenicani (1290) in Basilicata, che avvenne proprio ad Avigliano, e a cui seguiranno quelli di Matera e di Venosa.