Attigliano.
Il nome rimanda ad
origini romaniche, ma può trovare riferimento nella presenza di
numerosi alberi di tiglio "ad tilium" sulle rive del Tevere che
scorre immediatamente a valle. La zona di origine Umbra ed Etrusca,
delimitata dalla linea naturale del Tevere, ospitò le primitive
popolazioni, come attestano i ritrovamenti in località Marziano
Jana, dove sono state rinvenute tombe a camera e cripte. Il castello
venne fondato dai successori del Conte Offredo e, data l'importante
posizione strategica, subì varie giurisdizioni in epoca medioevale:
dapprima quella degli Orsini e dei Borghese, poi quella degli
Alviano; era protetto da un fossato e un ponte levatoio ne
permetteva l'accesso. Sotto la signoria di Bartolomeo d'Alviano, le
torri, che avevano un terrazzo merlato, vennero alzate e quella
pentagonale fu dotata di una macchina da getto, detta "Bombarda";
nel XV sec. affiancato alla torre, venne edificato Il Palazzo
Baronale, testimonianza di antichi splendori, successivamente
ampliato nel 1540 sotto il dominio dei Farnese. Del palazzo sono
ancora visibili i sei torrioni e parte delle mura perimetrali
dell'impianto castellano.
Il recupero del borgo storico. Di recente realizzazione un attento
recupero del centro storico ha permesso di riportare all'antico
splendore parte delle mura, la navata della vecchia chiesa e l'apside
della stessa. Ora il nuovo si fonde con l'antico nel piccolo
anfiteatro ricreato al posto delle vecchie fondamenta di parte delle
abitazioni ormai distrutte. Quì in estate si possono ascoltare, in
una atmosfera veramente suggestiva, concerti di musica jazz,
classica e celtica. |